Le pietre miliari

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Tappa: Castiglioncello-Marina di Grosseto
Km percorsi: 109,8
Tempo: 4:42:50
Vel. media: 23,1
Vel. Max: 52,3

Io pensavo che le pietre miliari non esistessero più. Si, va bene, restano quelle piazzate 2000 anni fa dai romani, come quella nella foto (che ho scattato al passo del Bracco, nda) ma oggi come oggi nessuno le posa più! Questo credevo e invece sotto ogni cartello che indica la ss1, cioè l’aurelia, ce n’è un secondo, più piccino, che indica i km mancanti a Roma. È buffo perché se fatico io a vedere ‘sti cartelli, io che sto in bici, chi va in macchina penso non li legga proprio. Quindi a cosa servono? A chi?

Oggi me la prendo comoda: dopo la tappa di ieri l’obiettivo dichiarato della giornata è Grosseto, “appena” ad un centinaio di km da Castiglioncello. Ma dicevo che me la prendo comoda: quindi sveglia, bagno al mare, abbondante colazione, ora che sono pronto a partire sono le 9:30 passate. Le ore migliori sfumate. ‘Sti cazzi.

Alle 10:30 sono a Cecina, dopodiché il caldo comincia a farsi sentire. Prima di arrivare a Follonica comincio a sentirmi in Etruria. Non so se sbaglio, forse il territorio etrusco cominciava più a sud. Ma da quel che ricordo se mi son sbagliato mi son sbagliato di poco. Il paesaggio è diverso da ieri: meno mare, più pineta, è la Maremma. Cmq a Follonica prima di pranzo non ci arrivo. Schiatto prima. Fa troppo caldo e verso l’una mi fermo poco oltre S. Vincenzo in una trattoria. Il posto non mi piace molto, troppo borghese, ma non è il caso di andare per il sottile. Intanto ho già ridimensionato l’obiettivo: Marina di Grosseto. Almeno mi fermo al mare. E un secondo bagno, oggi, non me lo toglie nessuno!
Il secondo bagno lo faccio a Follonica alle 4 del pomeriggio. Poi riparto ma dopo nemmeno in paio di kilometri vedo uno strano spettacolo: in allevamento di asini. Asini. Sono tantissimi. E a guardarli con me c’è una coppia. Lui ha in viso conosciuto. Vuoi vedere che…? Ma no, non è possibile! Siamo a più di 200 km da Roma ancora! E invece è proprio lui: il cugino o amico di Giovanni, fratello di Paola, ex di Stefano, il “mio” bassista. Ora mi perdonino gli interessati se non ricordo bene i nomi e/o le relazioni di parentela. È la sostanza che conta: l’incontro mi ha fatto piacere.

Arrivo a Marina di Grosseto, secondo programmi. È tutto il giorno che mi sento stanco eppure ho tirato come mai in questi giorni. E dire che cercavo di andare piano per non stancarmi di più!
A marina trovo anche un bel camping, ma qui ce n’è uno ogni 2 kilometri. Siccome è presto riesco a lavare i panni, farmi la doccia, e poi do in senso a tutto il peso che mi sono portato: cucino in risotto liofilizzato. Buon appetito!

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