Inseguendo il Giro

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Tappa: Chiavari-Tellaro
Tempo: 5:19:24
km percorsi: 89,03
Vel. media: 16,7
vel. massima: 47,6

Avevo deciso che a La Spezia sarei arrivato in treno per evitare una seconda tappa di montagna dopo le fatiche della Val trebbia, e invece… da Chiavari a La Spezia ci sono cca 70 km, un passo a 600 m slm e qualche salita del 6-8%. Ma non importa, ormai ho deciso: vuoi mettere la soddisfazione di aver fatto TUTTO in bici? Inoltre su questa stessa strada settimana scorsa è passato il Giro d’Italia (ne troverò le tracce). Credo che la loro tappa fosse Lavagna-Livorno. Io mi accontenterei di arrivare, chessò, a Viareggio ma per oggi non voglio fare programmi. Arriverò a La Spezia, poi si vedrà.
Alle 9 del mattino sono in sella, ma la tappa di ieri è stata dura, o forse fa davvero troppo caldo: oggi le gambe sono più pesanti e sulle salite si fanno sentire. Sono diversi i punti dove scendo di sella e proseguo a piedi. Camminando capisco alcune cose:
1) sono troppo carico (cca 40 kg): cosa diavolo mi sono portato a fare pentole e fornello? Non ho ancora vicinato finora, arrivo sempre troppo stanco e tardi. E non è il solo peso superfluo.
2) mi servirebbe avere 3 moltipliche, non solo 2. Con 3 moltipliche credo che le salite di oggi le avrei fatte.
3) la leva del cambio che ieri un miracolo di S. Graziella ha salvato non funziona tanto bene: non riesce ad ingranare 3 marce. Indovinate quali? Esatto, le tre più leggere. Quindi oggi ho 12 rapporti e una tappa in salita, ma di tutto questo me ne accorgerò solo a 10 km da La Spezia.
4) fa caldo. Molto caldo. Devo decidermi a fare una pausa fra le 11 e le 14. In questi giorni sono sempre schiattato in quelle ore!

Oggi però è il primo giorno che mi sento davvero in vacanza, mi rendo conto che sono partito, che sono in viaggio. E mi piace un frego e tre quarti! Secondo me è il mare: per chi non c’è cresciuto davanti il solo vederlo fa già aria di vacanza. Fa niente che mi sto facendo un culo quadrato, che tutta questa fatica me la ricorderò, non è il caso di fare classifiche ma questo è uno dei viaggi più belli che abbia mai fatto. Almeno per ora.

Al passo del bracco arrivo alle 12:30, continua a fare troppo caldo. Bevo molto, si, ho scorte di acqua, frutta e zuccheri, ma non bastano manco si che. All’una mi fermo in in bar a 30 km dal mio obiettivo. Comincio a credere che questa sera mi fermerò lì. Sono stanco. Ho bisogno di riposo. E devo sistemare il cambio!
Alle 16 sono a La Spezia. Mi riposo su una panchina, cerco di capire come sia la strada per arrivare in toscana poi mi metto a fare il meccanico. Ci litigo una buona oretta e alla fine riesco a recuperare due delle marce mancanti.
Ormai è tardi, sono molto stanco, meglio cercare in campeggio. Ma il primo campeggio, mi dicono, è a Lerici, 11 km da La Spezia. Percorrono gli ultimi kilometri con una fatica immane. Non vedo l’ora di riposare, ogni minima salita è una bestemmia. Ovviamente il campeggio non si trova a Lerici, ma a Tellaro, 4 km più in là. La strada è un allegro ottovolante. Per arrivare a Tellaro bisogna prima scendere a Lerici sul mare e poi risalire. “Una salitina”, mi assicura in passante, ma è come quello che il primo giorno mi aveva assicurato che da borgonovo a Rivergaro c’erano non più di una decina di km (erano quasi 30). Mai fidarsi di chi è abituato a sportarsi a motore.
Domani quindi saluteró là Liguria e per farlo dovrò svalicare l’ultima altura: una breve salita al 10% e poi il magnifico piattume della versilia.

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